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La notte e la luce

notte luceLa notte è affascinante, spaventa i bambini ma per noi grandi è protezione, ci copre, così possiamo mettere giù le maschere ed essere chi siamo davvero. Nel buio si attutiscono i rumori e persino gli spazi perdono i confini, tutto sembra grande, dilatato. Percepiamo meglio il nostro respiro, il battito del cuore e ci sembra di essere più vicini a noi stessi. Eppure, dopo un poco, la notte ci fa tornare bambini Continue Reading…

A Natale regalate pensieri

NataleÈ iniziato il countdown per la festa più discussa di ogni anno: il Natale. Uscire in macchina in questi giorni è un delirio, le strade sono intasate dalle nove di mattina, i parcheggi dei negozi sono vittima di lotte a chi ha i riflessi più pronti. Le file spaziano da quelle in strada, a quelle per i camerini, quelle alla cassa e persino quelle all’uscita dei centri commerciali, dove le porte scorrevoli sono fisse sulla modalità open. In casa le mamme e le nonne hanno già pronte da giorni le lunghe liste della spessa, i menu per la vigilia, per il pranzo del 25 e per capodanno, le padelle sfrigolano e i pentoloni bollono i primi ingredienti. Nei salotti fanno sfoggia di sé piccoli presepi in terracotta, o cartapesta oppure ancora in pietra dipinta, brillano intermittenti gli alberi di natale e dai balconi pendono fili di luci colorate. Continue Reading…

La fantasia è roba da grandi

FantasiaSe c’è una cosa che mi caratterizza è l’amore per la fantasia, per tutto ciò che si può inventare di bello: città misteriose, personaggi stravaganti, animali mai visti, interi mondi partoriti da una mente colorata.
Finché si è piccoli, essere fantasiosi è giustificato, è tipico dell’essere bambini. Mi domando perché, invece, avere una fervida immaginazione da adulti, o amare racconti e storie fantastiche, sembra essere una nota stonata nel pianoforte della nostra età, un sintomo di stravaganza.

Ricordo un professore di scuola, insegnava chimica e biologia, materie strettamente legate alla realtà, una realtà scientifica, studiata e sperimentata. Ecco, proprio lui, un uomo alto e magro, con gli occhiali e qualcosa di sempre sfuggente nello sguardo, passava le ore libere seduto da solo in sala professori o in una qualsiasi aula vuota, con un libro in mano. Continue Reading…